pertugio


Cucina

Per passare il tempo mi sono stesa in cucina a contare le piastrelle,
Una mosca veramente nera mi fissava la faccia,
come se fosse una cosa normale,
bimba cresciuta vicino al cestino del secco.
E io volevo imparare a guardare,
ma mi andava di traverso il succo all'arancia,
e tossivo chiudendo le palpebre,
ed ero solo intenta a non morire.
La cucina è un mondo del desiderio strano
e vorrei dormire anzichè ricordare.
L'ho chiuso amore il gas prima di uscire?

4 commenti:

piloro ha detto...

Sì.
Ma tranquilla: l'ho riaperto io.

mignolo ha detto...

sul tuo gas aperto metto a scaldare i minuti che ci rimangono.
anche il mio scolapasta è rosso.
poi disegno l'orizzonte con l'aiuto delle righe orizzontali della tua maglietta.
quel puntino.
sono io.

poplite ha detto...

Da lontano vedrai la mia casetta. Io dal quarto piano di scriverò una lettera sulla gommapiuma e lì, in quella lettera, ti dirò di muoverti a tornare, e ti dirò anche che nella mia cucina ti accoglierò bene. Non solo perchè sei brava più della mia nonna a cucinare. Non solo per quello. Eh.

lingua ha detto...

tutto ciò è bellissimo

Posta un commento